Presentazione
Durata
dal 14 Agosto 2019 al 14 Agosto 2027
Descrizione del progetto
Il 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Istituita dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione, è un’occasione per riflettere su fenomeni purtroppo sempre più diffusi.
Il bullismo e il cyberbullismo sono caratterizzati da azioni prepotenti, violente e intimidatorie, come molestie verbali, aggressioni fisiche, forme di persecuzione, o da comportamenti di esclusione sociale intenzionali e ripetuti, perpetrati anche online (cyberbullismo).
Secondo l’indagine Istat del 2019 “Indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo”, in media 1 ragazzo su 4 a scuola subisce atti di bullismo. Queste azioni diminuiscono con l’età, e chi le subisce passa dal 22,5% fra gli 11 e i 13 anni al 17,9% tra i 14 e i 17 anni. Similmente, il 7% dei bambini e delle bambine tra 11 e 13 anni è stato vittima di prepotenze tramite smartphone o web una o più volte al mese, mentre il totale scende al 5,2% tra i ragazzi da 14 a 17 anni. Spesso a subire il cyberbullismo sono gli stessi soggetti presi di mira nella quotidianità a scuola.
Il bullismo, purtroppo, non è facilmente individuabile in una fase precoce, in quanto fino al 50% delle vittime non ne parla con i genitori e fino al 60% non ne parla mai, per timore delle ripercussioni o per vergogna. Per questo, i dati potrebbero essere sottostimati: quando si attiva l’emozione della vergogna, un’emozione sociale, le persone tendono a omettere le risposte alle domande dei questionari.
Il cyberbullismo conserva le caratteristiche peculiari del fenomeno: persiste nel tempo e sottintende una ‘progettazione persecutoria’ da parte di bulli, bisognosi di un pubblico che li ammiri e che li tema nello stesso tempo.
La vittima è schiacciata non solo dall’attacco del bullo per antonomasia, ma dall’opera denigratoria che sul web, a macchia d’olio, si diffonde e si amplifica, acquisendo nuove voci e nuove espressioni”, sottolinea la dottoressa.
Il cyberbullismo permette a chi bullizza di farlo tutto sommato nell’anonimato o quasi: il contatto solo virtuale con la vittima fa sentire meno colpevoli sia i bulli che il pubblico, quasi che lo schermo e la tastiera fossero solo strumenti di un gioco elettronico.
Con queste premesse, la Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo diventa una priorità nelle classi, un argomento da trattare in modo costante anche nel corso dell’anno attraverso:
– una massiccia prevenzione soprattutto nei confronti della famiglia, affinché si instaurino rapporti di solidarietà tra genitori e figli, con la libertà per i bambini e i ragazzi di parlare apertamente delle paure e dei dubbi che sopravvengono
– il coinvolgimento dei genitori parlando loro dei diversi tipi di bullismo e degli scenari che possono derivarne
– l’attuazione di progetti educativi e percorsi didattici specifici
Personale scolastico